Allo studio in America celle fotovoltaiche fatte con molecole organiche usate in tinte e inchiostri. Consentiranno la produzione di dispositivi flessibili e a basso costo.
Energia con i jeans |
Il giornale online "il fatto quotidiano" riporta la scoperta fatta da dei ricercatori americani, sembra infatti che un sistema fotovoltaico organico e quindi più economico e flessibile di quello attualmente usato che è al silicio, sia la soluzione ad una più larga diffusione di tale sistema.
Come riporta il giornale "È possibile infatti sfruttare piccole molecole che si trovano in alcuni inchiostri, tinte e, appunto, nelle colorazioni dei jeans per costruire delle strutture organiche che diventino la base per pannelli solari flessibili e a buon mercato. E il tutto con un processo tecnologico semplice."
Il concetto è quello della marmellata sul pane, uno assorbe l'energia e l'altro la traforma, come scrive il giornale un processo molto semplie ed economico seppur in fase di sperimentazione "Per produrre dispositivi di questo tipo vengono usati metodi che ricordano molto quelli dell’industria della stampa e che riducono drasticamente i costi di materiale, processo e dispendio energetico. Si potranno così fabbricare celle solari leggere, flessibili e ad alta efficienza con processi più semplici e veloci rispetto a quelli usati per i tradizionali pannelli in silicio. Mancano ancora alcuni “ingredienti”: trovarli e capire come amalgamarli nella ricetta della cella di nuova generazione, dicono gli scienziati, sarà il prossimo passo."
Cella fotovoltaica organica |
Ora non ci rimane altro che aspettare delle tute fotovoltaiche che possano far funzionare il motore delle nostre biciclette...o degli ombrelli che ci ricaricano il cellulare...